Non capita di frequente che un film possa essere contemporaneamente prequel e sequel degli episodi precedenti. È quello che avviene con Terminator Salvation, quarto film della saga creata da James Cameron nel lontano 1984, quando Cameron era ancora un regista squattrinato e Arnold Schwarzenegger era un giovane attore austriaco reduce dal successo non travolgente di Conan il Barbaro. Il primo Terminator costò la bazzeccola di sei milioni di dollari, una cifra che oggi probabilmente basterebbe a malapena per la truccatrice di Schwarzenegger, e ne incassò circa dodici volte tanto. Un film che più che agli effetti speciali doveva il suo impatto a un'idea eccezionale (che Harlan Ellison in seguito reclamò come sua, perché somigliava vagamente a un suo episodio di Outer Limits) e a un cast di attori promettenti: non solo Arnold, ma anche il bravo Michael Biehn nella parte di Kyle Reese e soprattutto, consentiteci, una straordinaria Linda Hamilton nei panni di Sarah Connor.

La storia narrata dalla saga la conoscono tutti: alle 2:14 del 29 agosto 1997 il sistema computerizzato della difesa, Skynet, diventa autocosciente. Oggi lo chiameremmo Singolarità tecnologica: la sua intelligenza e la sua potenza crescono a velocità esponenziale. Skynet scatena l'olocausto atomico e prende il potere sulla Terra. Ma gli umani rimasti resistono, e grazie a un capo particolarmente brillante, John Connor, riescono a mettere le macchine in difficoltà. Skynet allora manda nel passato un robot umanoide, un terminator, con la missione di uccidere la madre di John Connor prima che lui nasca. Ma la resistenza riesce a mandare un agente a sua volta, Kyle Reese. Sarà proprio lui a mettere incinta Sarah Connor.

Da allora sono successe un sacco di cose: in Terminator 2 e poi in Terminator 3 Sarah e John Connor hanno cercato di impedire l'avvento di Skynet. Nella sarie televisiva The Sarah Connor Chronicles la linea temporale è stata ulteriormente disturbata: Skynet è stata rinviata di diversi anni, ma la sua ombra continua a gravare sul futuro. Il giorno del giudizio è inevitabile.

Con Terminator Salvation ci troviamo nel futuro, dopo il Giorno del Giudizio. Ma le cose non sembrano mettersi così bene come raccontava Kyle Reese a Sarah Connor nel primo film. Lo scenario è cambiato, Skynet ha imparato, e c'è anche il rischio che Kyle - qui interpretato da Anton Yelchin, Checkov nell'ultimo Star Trek - non riesca a tornare indietro nel tempo.

Nel cast non troviamo, naturalmente, Arnold Schwarzenegger, ma non mancano gli attori di richiamo, a partire da Christian Bale (Dark Knight, The Prestige) nella parte di John Connor, di Sam Worthington nella parte di Marcus Wright, Helena Bonham Carter, Sarah Brice Dallas, Michael Ironside. Alla regia McG, ovvero Joseph McGinty, al suo attivo i due film di Charlie's Angels.

In USA il film ha incassato fin'ora, dopo due settimane di programmazione, circa cento milioni di dollari. Non sarà facilissimo arrivare a coprire il budget stimato in 200 milioni di dollari.

Vi presentiamo in anteprima due brevi spezzoni tratti dal film. Buona visione.