Per chi crede che gli anni '80 siano stati solo appannaggio di disgraziate quanto angeliche orfanelle bionde, si sbaglia di grosso. Perché mentre Georgie tornava in Australia e Sandybell  cercava sua madre per il mondo, in Giappone nel 1987 usciva una serie di OAV (cartoni riservati al mercato dell'home video) che avrebbe inaspettatamente spopolato: Bubblegum Crisis. Prodotto dalla AIC e famoso anche per il character design di Kenichi Sonoda (l'autore di Gun Smith Cats), parla delle avventure delle Knight Sabers, un gruppo di giustiziere fuorilegge che nella Mega Tokyo del 2032 sono impegnate a lottare contro la corporazione Genom e i suoi cybord detto "boomer", i quali spesso vanno fuori controllo creando non pochi problemi. Le giustiziere sono quattro spietate e sensuali ragazze: Priss, Linna, Sylia e Nene, tutte equipaggiate nella loro lotta con gli "hardsuit", delle succinte armature potenziate.

Immediatamente la serie ebbe un enorme successo in patria e non solo, dando vita a moltissimi spin-off come Bubblegum Crash, Bubblegum Crisis 2040, AD Police  e così via. Il successo fuvasto anche negli Stati Uniti, in cui venne addirittura prodotta ex-novo una serie a fumetti ispirata all'anime, visto che (caso più unico che raro) Bubblegum Crisis non si ispira a nessun manga. Nonostante ciò, i duri e puri appassionati dell'opera non considerano questo fumetto facente parte ufficialmente dell'universo di Bubblegum.

In un recente comunicato stampa, la casa produttrice dell'anime ha annunciato di volersi rilanciare e come traino per questa operazione ha scelto proprio di realizzare un live action della sua opera più famosa. La produzione della versione cinematografica sarà affidata alla Singapore's Cubix International e avrà la collaborazione dei fautori originali dell'opera, il già citato Sonoda e Shinji Aramaki. Se tutto andrà bene, il film dovrebbe essere pronto per il 2011.

Sempre in quest'ottica la AIC sta progettando anche una nuova serie animata di Bubblegum: tutto questo per trovare i fondi necessari per rilanciare altri progetti da tempo nel cassetto a prendere polvere.

Solitamente se si parla di remake di vecchi anime nasce un dibattito se è giusto farli oppure è meglio lasciare i capolavori così come sono.

Nel caso del live action di solito non c'è dibattito: c'è terrore. Perché da Ken il Guerriero, a City Hunter, a Lady Oscar, i live action ispirati agli anime non sono stati dei film, ma dei moniti affinché l'uomo non osi più fare la trasposizione cinematografica dei cartoni animati.

Riuscirà Bubblegum Crisis ad essere quindi un film degno? Lo speriamo. Grazie a Dio che nell'attesa ci si può sempre vedere Cutie Honey!