Inutile negarlo: ogni professione ha il suo lato interessante e il suo fascino, ma quello esercitato dall’esperienza di astronauta rimane di un altro livello (stavamo per dire di un altro pianeta, ma sarebbe una battutaccia). Dall’Italia solo cinque hanno potuto finora vantare una simile prerogativa: Franco Malerba nel 1992, Umberto Guidoni nel 1996 e 2001, Maurizio Cheli nel 1996, Roberto Vittori nel 2002 e 2004 e Paolo Nespoli nel 2007. Ognuno l’ha naturalmente vissuto e soprattutto comunicato a suo modo, qualcuno ha “capitalizzato” la sua fama con stile e qualcuno in un altro modo, ma di certo ciascuno di loro ha potuto raccontare eventi straordinari.

Uno dei mezzi più misconosciuti è questo piacevolissimo libretto scritto dal fisico Guidoni per una piccola casa editrice romana che con rigore e passione (civile, prima ancora che editoriale) da tempo raccoglie preziose testimonianze disponibili a costi davvero irrisori, per quanto fanno (ri)vivere con parole e immagini in un’epoca in cui occorre più che mai “pensare in grande”.

In questo prodotto agile e sorprendente – incrocio efficace tra il diario di bordo, il documentario di due missioni spaziali e il toccante racconto di un uomo –  pubblicato nel 1998 e aggiornato nel 2002, Guidoni ci guida con perizia e semplicità passo dopo passo lungo le missioni STS-75 a bordo dello Space Shuttle “Columbia” nel 1996 (per cui è stato nominato Commendatore dal presidente Scalfaro) e STS-100 a bordo del “Endevour” (per cui è stato nominato Grand’Ufficiale dal presidente Ciampi), con cui raggiunge la Stazione Spaziale Internazionale (abitata continuativamente dal novembre 2000).

Scordatevi noiosi trattati di fisica (ammesso che la fisica sia noiosa) o descrizioni da fantascienza (che resta inevitabilmente sullo sfondo, ma da cui giustamente non va oltre): in 9 brevi capitoli Guidoni racconta l’opportunità che ha avuto, l’addestramento, la missione, il lancio, la profonda impressione di vedere per la prima volta il nostro mondo “dall’esterno”, ma anche la possibilità di mantenere i contatti con la propria famiglia (ma anche i presidenti Prodi e Ciampi!) grazie alla tecnologia moderna, l’esperimento Tethered Satellite System, la nuova sfida della ISS e la seconda missione spaziale, con un vero e proprio diario di bordo dal 19 al 26 aprile 2001.

Non mancano 35 splendide foto (poco viste e una più affascinante dell’altra, tutte con i commenti e le descrizioni dell’astrofisico romano), un utile ed essenziale glossario finale, una divertente e-mail ricevuta in orbita da una bambina di 6 anni (con la risposta di Guidoni), ma soprattutto i pensieri e le sensazioni registrati praticamente “in diretta” da uno dei pochi italiani che ha viaggiato nello spazio.

Un piccolo gioiello (che ha generato il sito www.girodelmondo.info), che val la pena cercare e ordinare nelle librerie più fornite.