Quest'estate il Governo britannico ha pubblicato un atto nel quale si delineavano le linee guida per un nuovo sistema di classificazione dei videogiochi sul rapporto redatto dalla psicologa Tanya Byron (qui la news /notizie/11129). La consultazione parlamentare si chiuderà a novembre e a inizio 2009 il Governo finalmente si pronuncerà. Fino a ieri l'unica novità era un allargamento del bacino di titoli ratificati dalla BBFC (ente che ratifica per legge i film).

Oggi la novità: la rediviva Entertainment and Leisure Software Publishers Association (per gli amici ELSPA) ha fiutato l'affare e ha proposto un sistema di bollini a forma di semaforo in modo da poter esaurire anche il dubbio del più beota dei genitori.

L'ELSPA è stata fondata nel 1989 e, come è scritto sul sito ufficiale, "per portare l'industria videoludica britannica all'attenzione del Governo". In sostanza si occupa di stilare classifiche di vendita, promuovere azioni anti-pirateria e co-coordinare il London Games Festival. Solo dal 1994 al 2003, però, si è assunta l'onere di ratificare i titoli esenti dal marchio BBFC con le icone (a segno di spunta e in seguito blu-europa) che qualche giocatore d'annata ricorderà.

Oggi torna in auge nella generale fiera dell'ignoranza in cui sta trasformandosi la giusta e lodevole (da un punto di vista di metodo) iniziativa parlamentare britannica. Sorvolando su valutazioni di merito (l'inchiesta comunque non è ancora terminata) il punto serio è uno: tutto è meglio della BBFC, poiché il suddetto organo ha il potere di "bandire" titoli che ritiene inadatti anche solo se per un pubblico adulto, come emblemizza il caso Manhunt 2.

"Rigettiamo una media di due-tre titoli all'anno (principalmente DVD)" dichiara David Cooke, direttore della BBFC "e continueremo ad agire in tal modo dove è necessario per proteggere il pubblico. Per i fruitori maturi, rispettiamo l'opinione che gli adulti dovrebbero essere liberi di scegliere eccetto dove vi sono reali rischi di danno. Non crediamo sarebbe giusto rinunciare a questo potere di rifiuto e siamo contenti che la dottoressa Byron sia d'accordo."

Quanto il pubblico voglia essere protetto da questi illuminati signori è ancora in discussione. Appuntamento a novembre per ulteriori aggiornamenti.