In libreria dal 23 ottobre il romanzo Ho freddo dello scrittore Gianfranco Manfredi che dopo le recenti ristampe dei suoi romanzi Magia Rossa (Gargoyle, 2006) attulamente in corso di riedizione, e Cromantica (Tropea, 2008) torna sugli scaffali con una novità per raccontarci una storia di vampiri.

Ma attenzione, Ho freddo parla di vampiri, ma non sono quelli con il mantello foderato della tradizione letteraria, ma quelli autentici, citati nei resoconti storici. Sono persone che nei secoli scorsi e in particolare nel Settecento e nell'Ottocento sono state sospettate di vampirismo e pertanto molto spesso venivano riesumate, magari dai loro stessi parenti, e i corpi straziati.

Da questi fatti reali e dalle cronache del tempo, studiate accuratamente dall’autore è scaturito questo romanzo, che si svolge a Rhode Island, che descrive un’epoca in cui la società si consegnava al dominio della paura.

Con Ho freddo, interessante romanzo gotico, lo scrittore indaga sulle origini del mito del vampiro in America andando a scoprire le cronache del tempo e ce ne offre una nuova interpretazione.

La storia si svolge nel 1795 quando i protagonisti, i fratelli Valcour e Aline de Valmont, lasciata la Francia a causa della Rivoluzione in atto e dopo in breve periodo in Inghilterra, arrivano in America a Rhode Island. I due sono medici, epidemiologo lui, ematologa lei.

I due si trovano ad indagare su inquietanti casi di “consunzione” di cui restano vittime le giovani Abigail Staples e Sarah Rillinghast—che sfociano ben presto in episodi di vero e proprio vampirismo. I due giovani saranno aiutati da un pastore battista, l’olandese Jan Vos e i tre dopo varie vicende tenteranno di dar vita a un ospedale specializzato nella cura della cosiddetta “Peste Bianca”, da edificare nella vicina isola di Block. Ma il progetto non è di facile realizzazione a causa del clima di diffidenza e sospetto che circonda l’operato dei tre.

Un brano del romanzo. Prendersela coi morti non è poi così grave […] In simili circostanze è il male minore. Quando un’oscura tragedia si abbatte su una comunità, senza che vi si possa porre rimedio, lo smarrimento e la sensazione d’impotenza diventano insostenibili, il terrore regna sovrano, e allora, invariabilmente, si scatena una feroce caccia ai colpevoli: presunti stregoni, zingari di passaggio, popolazioni vicine, nemici immaginari nascosti nel seno stesso della comunità, o persone semplicemente fastidiose. [...]

Abigail era rosea, come se il sangue le circolasse ancora nelle vene. Il suo volto era persino più arrotondato di quanto fosse prima della morte.

Il corpo, sotto la camiciola bianca, anziché rinsecchito, appariva gonfio e rilassato.

Certo il petto non si sollevava al respiro, non il minimo alito filtrava dalle narici e dalle labbra leggermente dischiuse, e le mani risultavano gelide al tocco.

Eppure, a guardarla, Abigail pareva placidamente addormentata...”

L’autore. Gianfranco Manfredi è nato a Senigallia nel 1948. A otto anni si trasferisce a Milano dove ha lungamente vissuto, lavorato e laureato in Storia della Filosofia all'Università degli Studi, con una tesi su Jean Jacques Rousseau. Attualmente vive e scrive in montagna a Gordona (Sondrio).

Gianfranco Manfredi
Gianfranco Manfredi
È un autore poliedrico e di vasti interessi: cantante nei mitici anni Settanta (corrente ironico-militante) ha pubblicato undici album "personali" e ha partecipato come autore a una notevole mole di lavori di altri artisti. Ha inoltre pubblicato nove romanzi, sette racconti e innumerevoli articoli sui temi più disparati, dagli inediti di Rousseau a Celentano. Inoltre è stato di volta in volta sceneggiatore, attore, soggettista, musicista, regista in ben venticinque tra film, sceneggiati e opere teatrali, senza contare che, per non rischiare di annoiarsi, firma soggetto e sceneggiatura di fumetti.

Infatti è considerato a pieno titolo una delle figure più appreaazate in casa “Bonelli” forte del successo riscosso grazie a una grande produzione su diverse testate e dalla sua prolifica penna sono scaturite le serie come Magico Vento e Volto Nascosto.

Molti suoi romanzi, dato l’argomento che trattano sono citati nel Catalogo della Fantascienza, fantasy e horror come Ultimi vampiri (1987, di imminente ripubblicazione per Gargoyle); Il peggio deve venire, Ultimo sangue, Magia Rossa e vari  racconti.

Altri romanzi sono Trainspotter, Il piccolo diavolo nero e Una fortuna d’annata.

La quarta di copertina. Sono gemelli, fratello e sorella. Si chiamano Aline e Valcour de Valmont. Discendono da una stirpe di medici di corte e di ricercatori, esperti in malattie epidemiche. La loro famiglia è scappata in Inghilterra alla vigilia della Rivoluzione Francese e da lì Aline e Valcour si sono imbarcati alla volta del Nuovo Mondo, per stabilirsi nei dintorni di Providence (Rhode lsland). Due giovani libertini in una terra di puritani, dove nessuno, prima del loro arrivo, aveva mai sentito parlare di vampiri.

Nel 1796 nel Rhode lsland, si verificano i primi casi documentati di vampirismo in America.

È passato poco più d’un secolo da quando il New England è stato travolto dalle conseguenze del sanguinano processo alle streghe di Salem.

A fatica, i coloni, hanno cercato di emanciparsi dalla sinistra fama di feroci persecutori, insensibili e ignoranti, schiavi di credenze superstiziose.

Il nuovo secolo, il secolo della Ragione per eccellenza, pare portare anche in quelle terre una ventata di spirito critico, di libertà e di tolleranza.

Ma una piaga inattesa, che ancora una volta ha per protagoniste e vittime delle giovani donne, rischia di precipitare tutta la regione nel più cupo oscurantismo. Le tombe vengono aperte. I cadaveri di ragazze decedute per una sconosciuta quanto contagiosa malattia, vengono profanati. Le autorità parlano semplicemente di “esperimenti”. Ma di cosa si tratta in realtà? Davvero la “peste vampirica” ha varcato l’oceano? O la ferocia contro le donne, soprattutto se fragili e malate, si è di nuovo scatenata, aldilà di ogni motivazione logica? Un affascinante romanzo gotico che indaga sulle origini del mito dei vampiri in America, riscoprendo le cronache del tempo e offrendone un’interpretazione nuova, sul sottile confine tra Storia e Leggenda.

Gianfranco Manfredi, Ho freddo  (2008) Gargoyle Books 19, pagg. 536, euro 16,00.