Delos 14: Editrice Nord
Editrice Nord:
oggi e domani

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Dal 1970 Editrice Nord è stata sinonimo di fantascienza. Attraverso le felici scelte di curatori di collana come Riccardo Valla, Sandro Pergameno, Alex Voglino e Piergiorgio Nicolazzini ha portato in Italia tutto il meglio della letteratura fantastica. Insieme ai responsabili di questa casa editrice diamo uno sguardo al mercato italiano e alla situazione americana.

di Luigi Pachì

Questo mese abbiamo realizzato per i nostri lettori una tavola rotonda virtuale con l'Editrice Nord, una delle case editrici specializzate in fantascienza e fantasy da vari decenni. Qualcuno dei nostri lettori ricorderà il primo "Cosmo Argento" pubblicato nel 1970 e intitolato La Civiltà dei Solari di Norman Spinrad. Allora la collana Nord costava solo 1.000 lire ed era stampata su due colonne come Urania. Oggi l'Editrice Nord presenta svariate collane - anche non di SF - e parecchie iniziative editoriali molto allettanti come Le Grandi Opere Nord (l'ultimo volume pubblicato è la raccolta dei premi Hugo dal 1991 al 1994 ed è curato da Piergiorgio Nicolazzini) e i Cofanetti che raggruppano interi cicli e saghe ad opera dei maestri della letteratura fantastica (esempio il ciclo di Dune di Frank Herbert).
In questa chiacchierata per Delos Science Fiction, Luigi Pachì riceve risposta dall'editore Gianfranco Viviani in persona e da Piergiorgio Nicolazzini, curatore di molte delle iniziative dell'editrice Nord.

Delos: Quali sono le novità principali nel 1996 in casa Nord?

Piergiorgio Nicolazzini: In questo primo semestre del 1996 abbiamo in serbo delle novità piuttosto importanti in tutti i settori, a cominciare dalla fantascienza, tutto sommato piuttosto vitale, anche grazie alle nuove alleanze stabilite con altri territori di genere. Segnalo subito Sistema virtuale XV di John Barnes, un romanzo ambizioso e di prospettiva globale, che nel 1995 ha sfiorato la vittoria nel Premio Hugo (battuto di un soffio da Lois McMaster Bujold con I due Vorkosigan). E' uscito a febbraio nella Cosmo Oro. A proposito della Bujold, che ha un largo seguito anche in Italia, il suo ciclo di Miles Vorkosigan ritorna nella Cosmo Argento con L'onore dei Vor (marzo). Da tenere d'occhio Killer on-line di Robert J. Sawyer (maggio), promettente autore canadese che ci propone un thriller di fantascienza nel cuore delle reti informatiche: un romanzo che non si limita a cavalcare l'attualità, ma offre spunti speculativi di un certo interesse. Due autori di punta nella Cosmo Argento, che esplorano versanti diversi del ricchissimo panorama post-cyberpunk: Paul Di Filippo nel raffinato e provocatorio Steampunk (aprile), un originalissimo tour de force, prima ancora di essere fra i capostipiti di un genere; e Richard Calder con Virus ginoide (maggio), un vero romanzo di frontiera, che attraversa tutte le tematiche della nuova fantascienza. Fantasy di spicco con Angus Wells e il suo Signori del Cielo, dopo il grande successo della trilogia di Tezin-dar, ma tornano anche nomi affermati come Katharine Kerr e Harry Turtledove. Nel settore della fantasy storica, ancora Turtledove con L'agente di Bisanzio, Harry Harrison con La via degli dèi e Diana L. Paxson con Il lupo del Reno saranno appuntamenti di grande rilievo. E c'è spazio anche per gli italiani, con il romanzo fantasy d'esordio di Luca Pesaro, I difensori di Cylith.

Delos: Qual è la collana Nord più letta?

Gianfranco Viviani: Come lei sa, da qualche mese l'Editrice Nord agisce su due diversi fronti: quello dell'editoria specializzata in fantascienza e fantasy, e quello indirizzato a un pubblico più generale.
Per quanto riguarda la fantascienza e fantasy non c'é prevalenza di un genere sull'altro. Intendo dire che siamo di fronte a un pubblico che segue e acquista tutte le nostre novità. Si tratta di lettori che sono fedeli alla nostra casa editrice e si fidano delle scelte che offriamo mensilmente. Se le interessa sapere se si vende più fantasy o fantascienza, devo dirle che le tirature e le vendite sono pari, tuttavia nella fantasy c'é una maggior ricerca dei vecchi libri di catalogo, e questo è dovuto alle lettrici che si sono avvicinate alla fantasy molto più tardi degli uomini, quindi devono procurarsi le opere precedenti. Il secondo fronte sul quale agisce la Nord è quello più ampio dei lettori non specializzati. A loro è diretta la collana "Narrativa", la collana dei "Manuali" e dei "Corsi di scrittura creativa" e la collana ultima nata, la "Romantica Nord". Su questo fronte l'assorbimento delle novità è molto vario. Qui possiamo vendere anche centomila copie di un titolo, ma anche fermarci a duemila. Dipende da molti fattori: primo fra tutti la buona esposizione in libreria; le recensioni e la pubblicità che riusciamo a procurare sui libri. Purtroppo le ridotte dimensioni della Nord non consentono campagne stampa o annunci radiotelevisivi, quindi dobbiamo colpire la fantasia dei lettori con buone copertine, titoli invitanti e soprattutto buoni testi, perchè chi legge un libro Nord non rimanga deluso e ne acquisti un altro.

Delos: Attraverso i dati di vendita delle vostre collane siete in grado di definire la tipologia del lettore italiano? Per esempio, l'autore famoso vende davvero di più. C'è una tematica maggiormente apprezzata?

Gianfranco Viviani: Attraverso i sondaggi e le inchieste che periodicamente facciamo, crediamo di conoscere a fondo la tipologia dei nostri lettori e i loro gusti. Non sempre l'autore famoso vende di più. A volte siamo noi stessi che rifiutiamo l'ultimo romanzo dell'autore famoso, perchè crediamo che non sia adatto al nostro pubblico. Un esempio per tutti sono stati i libri di David Eddings: la Nord ha pubblicato la prima serie dei Belgariad, ma non ha voluto fare nessun sacrificio economico per acquistare i diritti della successiva serie, poiché giudicata ripetitiva e molto simile alla prima. Per quanto riguarda le tematiche, dobbiamo dire che c'è interesse per la nuova letteratura cyberpunk, ma non è superiore a quella per un buon romanzo d'avventura. Insomma, un buon romanzo è sempre ben accettato e il suo autore viene seguito anche nei nuovi libri che scrive.

Delos: Le collane tascabili Nord sono ghiotti testi ristampati. Si tratta di scelte mirate a un mercato ancor più di massa, oppure vi è la necessità di ripubblicare libri che hanno visto luce anni fa presso collane classiche Nord e che oggi sono introvabili?

Gianfranco Viviani: Le collane tascabili sono nate con lo scopo di rendere disponibili sul mercato romanzi introvabili. Certamente mirano a un mercato diverso, e ci auguriamo anche più ampio, dal momento che i libri ristampati in tascabile sono già stati letti dal nostro pubblico. Si tratta di un'iniziativa che tende anche a sfruttare un enorme catalogo come quello della Nord, che non sempre può essere ripresentato nelle collane originali.

Delos: Potete illustrare i contenuti delle pagine WEB dedicate all'Editrice Nord?

Piergiorgio Nicolazzini: Dal gennaio di quest'anno l'Editrice Nord ha un sito Internet con la possibilità di consultare on-line l'intero catalogo, aggiornato ogni mese con le nuove uscite; inoltre, sono già presenti varie iniziative, tra cui un concorso letterario telematico per un racconto di fantascienza, la versione multimediale del Cosmo SF, un file di invito alla lettura, una guida ai migliori indirizzi di fantascienza su Internet e le novità Nord illustrate e commentate mese per mese. Tutto questo è a disposizione di chi si collega all'indirizzo: http://hella.stm.it/market/edinord/home.htm. La pagina Web è coordinata dalla sapiente regia di Alessandro Fontana.

Delos: L'avvento della realtà virtuale e il fenomeno cyberpunk stanno contribuendo, secondo voi, ad avvicinare nuovi lettori alla fantascienza?

Piergiorgio Nicolazzini: Si tratta di fenomeni che hanno avvicinato alla fantascienza fasce di pubblico relativamente nuove, che è ancora difficile quantificare, ma che sicuramente hanno dato una svolta rilevante dal punto di vista qualitativo. In realtà questo pubblico che viene da un substrato ricco e composito, (dove s'incrociano pop culture, postmoderno, punk, musica, letteratura avant-pop, politica, nuove tecnologie, reti informatiche, fumetti, videogame, ecc.) predilige una certa fantascienza di frontiera in sintonia con tutti questi aspetti, che è quindi proiettata verso l'ampliamento dei propri limiti di genere. E questo ci porta in realtà a parlare della fantascienza come un territorio molteplice, costituito ormai di esperienze diverse, sia sul piano della pratica letteraria che del mercato editoriale. Ma è un discorso ampio, che spero di riprendere in una prossima occasione.

Delos: Qual é la differenza, se esiste, tra gli autori della nuova generazione, vincitori di premi importanti quali l'Hugo e il Nebula, rispetto agli autori "classici", come Heinlein, Clarke, Van Vogt, Asimov, ecc.?

Piergiorgio Nicolazzini: Non si può generalizzare, non esiste un identikit del nuovo scrittore di fantascienza, né del vincitore di premi: negli ultimi dieci anni il Premio Hugo è andato a personalità diversissime, da William Gibson a Lois McMaster Bujold. La fantascienza è un genere che si è specializzato al suo interno e, al tempo stesso, nelle sue punte più significative è entrato in sintonia con altre interzone letterarie, in un incrocio di reciproche influenze. Si tratta talvolta di un semplice scambio o commistione di temi o materiali, altre volte la fantascienza diventa l'armatura speculativa di un discorso narrativo più imprevedibile e meno settoriale. Prospera la fantascienza tradizionale, che sembra spostare il suo asse verso fenomeni seriali, più o meno legati al cinema e alla TV. D'altro canto, anche nelle zone più innovative, lo scenario della fantascienza post-gibsoniana è un coacervo di strade personali che però insieme ridisegnano coerentemente l'immaginario di questi anni. E' quello che ho cercato di indicare nell'antologia Cyberpunk (e nel mio recente contributo a un'antologia di Stampa Alternativa), che a dispetto del titolo non irrigidisce un movimento in una prospettiva storica, ma esplora le schegge e le ramificazioni più vitali. E' sicuramente negli autori di quel libro che vanno cercati i protagonisti della nuova fantascienza.

Delos: La Nord dà spazio anche ai romanzi pubblicati da autori nazionali. Qual é la situazione odierna, qualitativamente e quantitativamente parlando?

Piergiorgio Nicolazzini: Facciamo del nostro meglio, cercando di mantenere aperti gli spazi anch se, onestamente, la scelta è difficile perchè il materiale che ci viene proposto non è sempre incoraggiante. Non voglio approfondire in questa sede questioni relative al talento e alla professionalità e, comunque, mi limito alla fantascienza: ho l'impressione che oggi chi scrive e invia i propri romanzi ne legga poca, e soprattutto ne ricavi influenze superficiali. Le eccezioni sono scarse, e spiccano subito. Leggere molto (e in maniera critica, ovviamente), questo è il mio consiglio.

Delos: Il mondo dell'editoria fantascientifica meriterebbe d'incontrarsi direttamente con un pubblico certamente più numeroso di quello che annualmente presenzia le ITALCON. Avete mai pensato ad iniziative commercialmente più incisive, magari in contesti che allargano la manifestazione a tematiche più di massa, quali la realtà virtuale, la musica elettronica, la cinematografia, l'innovazione tecnologica? Credete che possa essere il primo passo per uscire dal tradizionale incontro tra appassionati, abbracciando un pubblico potenzialmente diverso?

Gianfranco Viviani: Certo che l'editoria di fantascienza e fantasy dovrebbe allargare la sua sfera d'influenza. Il problema è come fare. Rivolgendosi a un pubblico generale, come ad esempio, quello dei grandi quotidiani, sarebbe un inutile dispendio di energie, perchè si dovrebbe fare un annuncio a cinquecentomila lettori, dei quali solo due o trecento hanno qualche interesse per la fantascienza, e quasi tutti già la conoscono o sanno dove andare a cercarla.
Le Italcon e i vari congressi non hanno lo scopo di far proseliti, ma vogliono essere un punto d'incontro per persone che hanno interessi professionali o per fan particolarmente attivi che attraverso l'incontro con autori, critici ed editori possono stabilire un contatto che può servire per la loro attività. In ogni caso, la Nord è sensibile a questo problema della diffusione, tant'é vero che già da qualche mese opera in Internet, parteciperà al prossimo Salone del Libro di Torino, e studia periodicamente iniziative promozionali dirette ai librai, i quali sono in contatto con il grande pubblico e rappresentano il primo e più importante mezzo pubblicitario per far conoscere la fantascienza e la fantasy.

Delos: E per concludere una domanda diretta a Piergiorgio: tra i tanti autori che hai conosciuto personalmente per lavoro, quale reputi più disponibile e simpatico?

Piergiorgio Nicolazzini: Ce ne sono alcuni che posso considerare veri e propri amici, persone di grande spirito e talento con le quali è sempre un piacere ritrovarsi a fare quattro chiacchiere: Brian Aldiss, Harry Harrison e Joe Haldeman, per citarne solo alcuni. Fra questi c'era anche John Brunner, che purtroppo ci ha lasciati pochi mesi fa. Recentemente, ho trascorso alcuni giorni con Harry Turtledove durante un suo viaggio in Italia: un autore di rara simpatia e disponibilità. Inoltre, la convention mondiale di Glasgow dello scorso anno a cui ho partecipato è stata un'occasione davvero unica per incontrare autori vecchi e nuovi. Una delle sorprese più piacevoli sul piano umano è stata sicuramente Connie Willis.

Ringrazio di cuore Gianfranco Viviani e Piergiorgio Nicolazzini per la loro disponibilità e mi auguro di riaverli presto sulle nostre pagine con tante altre novità e informazioni sulla fantascienza pubblicata in Italia.

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