È il primo progetto, insieme al prologo cinematografico di The Clone Wars, a uscire dai nuovi studi Lucas di San Francisco, condizione che gli ha fatto guadagnare subito lo status di sorvegliato speciale.

Già pochi giorni dopo il lancio, la casa di Guerre stellari festeggia. Star Wars: The Force Unleashed, in Italia Il potere della forza, ha superato il milione e mezzo di copie vendute in meno di una settimana. Siamo lontani dai record di Grand Theft Auto IV (6 milioni di copie) o Halo 3 (3,3 milioni), ma sono comunque numeri sufficienti a incoronare l’ultima avventura jedi per console come il videogame di Star Wars e Lucasarts dal miglior esordio nella storia della compagnia americana. D’altronde, Il potere della forza, che porta la firma di Hayden Blackman (all’opera anche su alcuni fumetti dell’expanded universe di Guerre stellari, oltreché sull’mmorpg Star Wars: Galaxies), si concentra su uno dei coni d’ombra più stuzzicanti per un fan della galassia lucasiana, ossia gli eventi che, nel bel mezzo delle due trilogie cinematografiche, hanno portato alla costituzione dell’alleanza ribelle, immortalata su grande schermo dalle gesta di Luke, Han e Leia.

Il racconto si dipana però dalla prospettiva del misterioso apprendista di Darth Vader interpretato da Sam Witwer, già Crashdown in Battlestar Galactica e digitalizzato nel gioco dai tecnici dell’Industrial Light & Magic sfruttando strumentazioni di motion capture d’avanguardia come la Clonecam, un complesso sistema per mappare le espressioni del viso, utilizzato anche nei film dei Pirati dei Caraibi per la ciurma dell’Olandese volante. Star Wars: Il potere della forza nasce infatti dalla collaborazione tra le sezioni videogame e cinematografica di George Lucas, riunite insieme negli ottantamila metri quadrati del Letterman Digital Arts Center, per esplorare, tanto su console come su piccolo e grande schermo con The Clone Wars, le frontiere del digital entertainment. Ma oltreoceano è diventato anche un libro e un fumetto.