In libreria, nella collana mondadoriana Oscar Bestseller esce il fumetto Hellboy. Un demone contro l’inferno dovuto alla fervida immaginazione di un artista del calibro di Mike Mignola.

L’uscita di questo volume è in contemporanea con l’uscita del secondo film dedicato a questo personaggio “infernale”. Infatto dal 16 di luglio è nelle sale cinematografiche il film Hellboy 2 – the Golden Army di Guillermo Del Toro. Questo film è il sequel al primo Hellboy girato nel 2004 sempre dallo stesso regista.

Mike Mignola è nato a Berkeley nel 1960, come molti disegnatori, nei primi anni inizia a lavorare sui “supereroi” e poi in diversi lavori e tra questi l’interessante storyboard per Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola, divenuto poi un albo vero e proprio. Prosegue poi con un collaborazione con la DC Comics realizzando molti lavori arrivando infine alla creazione di Hellboy protagonista di miniserie e storie singole (sono pubblicate in Italia dalla Magic Press) e ora protagonista di ben due film.

Mike Mignola nel 2005 si è cimentato nella veste di sceneggiatore con un breve ciclo per il Conan della Dark Horse Comics, tratto dal racconto Hall of the Dead (Il palazzo dei morti) di Robert E. Howard.

Il volume comprende Il seme della distruzione, Il risveglio del demone, La bara incatenata e altre sei storie.

Riportiamo una parte dell'introduzione di Alan Moore:

"Hellboy è una gemma di taglio e lucentezza considerevoli. Proviene ovviamente dal giacimento infinitamente ricco che Jack Kirby portò alla luce per primo, ma è nel taglio e nell’incastonaturadella pietra che si apprezza l’acuta sensibilità contemporanea di Mignola. Bollare Hellboy come opera retrò significherebbe non capirla. È una voce chiara e moderna, non una seduta ventriloqua con l’aldilà. Mignola, come è chiaro da quest’opera, ha accuratamente compreso che la forza vitale di Jack Kirby non è cessata con la sua morte. Come per ogni artista di talento, la carica delle opere rimane viva ed è una risorsa che artisti successivi non dovrebbero ignorare solo perché i tempi e le mode cambiano. Abbiamo smesso di lavorare il ferro e la pietra perché è stato inventato il linoleum? No. Abbiamo capito che queste materie erano forme vitali di ricchezza minerale con le quali costruire il nostro futuro, con ingegno e immaginazione.

"Mignola possiede queste qualità in abbondanza. Dalle piene, ombre di Hellboy traspirano l’entusiasmo e la gioia di un artista nel portare su carta quelle linee, nel dar vita a situazioni fiammeggianti e titaniche. Ad immagini, idee e mal celate icone della ricca cassa del tesoro a quattro colori della storia del fumetto, viene data una nuova foggia e vengono improvvisamente svelate. L’impatto con queste immagini ha la stessa forza evocativa di quando, a dieci anni, le abbiamo viste per la prima volta. Forse questo è il merito più grande e meno ovvio di Hellboy. Il trucco, il talento insito in questo necromantico far rivivere cose passate, non è quello di creare un’opera tanto bella quanto quelle che l’hanno ispirata, bensì tanto bella quanto ce le ricordiamo. Questo significa che l’opera deve essere fresca e innovativa come allora ci sembrarono gli originali. Non è sufficiente riprodurre il passato. Se vogliamo ricreare una miscela trascinante ricca e ammaliante come le pozioni che ricordiamo dagli anni passati, dobbiamo sapientemente mescolare le nostre visioni del presente e del futuro.

"Hellboy è una di queste pozioni, forte ed effervescente, servita fumante in un alambicco nel classico laboratorio dello Scienziato Pazzo. Il volume che avete in mano distilla il meglio del fumetto in un vino rosso cupo e intossicante. Sedetevi e mandatelo giù d’un fiato. Poi, aspettate che questa lettura attraversi un’allarmante e mistificante trasformazione. Hellboy è il passaporto per un angolo del paradiso dei fumetti che non vorreste mai lasciare.

Entrate e godetene."

Mike Mignola, Hellboy. Un demone contro l’inferno (Hellboy – Seed of Destruction; Hellboy Wake the Devil; Hellboy – Chained Coffin and Others), traduzioni di Mauro Neri e Alessio Danesi, Mondadori, collana Oscar bestsellers 1866, pagg. 382, euro 14,00