True Blood è una serie televisiva basata sul ciclo di libri Southern Vampire Mysteries di Charlaine Harris (i cui primi due volumi sono edititi in Italia dalla Delos Books, a settembre il terzo), che debutterà sugli schermi dell'americana HBO il 7 settembre.

Ambientato in un piccolo paesino della Lousiana è incentrato sul difficile rapporto tra il mondo degli umani e quello dei vampiri, usciti allo scoperto grazie all'invenzione di un sangue sintetico (il "True Blood") che permette ai dentiaguzzi di non doversi più cibare delle loro prede tradizionali.

Artefice di questa serie di dodici episodi è Alan Ball, famosissimo autore di capolavori cinematografici come American Beauty e televisivi del calibro di Six Feet Under, che in un'intervista rilasciata alla californiana Television Critics Association si lascia andare a delle interessanti anticipazioni su quello che sarà True Blood e a qualche caustica esternazione, che rientra ampiamente nel personaggio dell'eccentrico e anticonformista Ball.

Alan Ball a sinistra assieme ai due protagonisti di True Blood: Anna Paquin e Stephen Moyer
Alan Ball a sinistra assieme ai due protagonisti di True Blood: Anna Paquin e Stephen Moyer
Alan Ball ammette candidamente di avere una scarsa conoscenza delle tradizioni, anche cinematografiche, legate ai vampiri e per questo ha creato una sua propria mitologia:

"nel mondo di True Blood la maggior parte dei miti che circolano sui vampiri sono stati creati dai vampiri stessi nel corso della storia. Infatti se riesci a convincere qualcuno che un vampiro non può avere l'immagine riflessa nello specchio o che esce fuori di testa se qualcuno gli sbatte un crocifisso in faccia riuscirai a provare facilmente di non essere un vampiro."

Poi rimarca la sua quasi estraneità all'universo vampiresco affermando prima di non aver mai letto nemmeno un libro di Anne Rice e sposta il tiro delle sue affermazioni sui più celebri prodotti televisivi del genere: "Personalmente non ho mai visto Buffy the Vampire Slayer o Angel, e non sono nemmeno un gran fan del tema vampiresco".

Dopo aver invece esternato il suo amore per Il buio si avvicina (Near Dark) di Kathryn Bigelow non risparma bordate contro Moonlight, il criticatissimo serial vampiresco della CBS dell'anno scorso: "credo che sia una cosa abbastanza sciocca quando permetti al tuo vampiro di circolare di giorno solo perché non vuoi filmare di notte".

un divertente manifesto pubblicitario di True Blood apparso nelle principali città americane
un divertente manifesto pubblicitario di True Blood apparso nelle principali città americane
Ball scende in alcuni dettagli su True Blood a partire dalle zanne: " ho voluto approcciarmi al sovrannaturale non come un qualcosa che esiste al di fuori della natura, ma come qualcosa di profondamente radicato in essa, per questo dopo un attento studio ci siamo ispirati a quelle retrattili dei serpenti a sonagli".

Anche uccidere un vampiro in True Blood sarà qualcosa di diverso dallo stereotipo del vampiro che diventa polvere trafitto da un lungo paletto: "Ho voluto evitare l'incenerizzazione istantanea, quello che succederà sarà qualcosa che probabilmente non avete ancora mai visto prima..."

Alan Ball, come è noto, è dichiaratamente gay e alla domanda precisa se True Blood con vampiri "coming out of the coffin" ("coming out of the closet" era uno slogan dei gay negli anni '70), ovvero "escono fuori dalle bare" e chidono eguali dritti degli altri esseri umani possa essere visto come una metafora gay, Ball risponde categorico: "Non si tratta di una metafora dei gay, o meglio non solo esclusivamente, la metafora può essere valida per chiunque si senta incompreso, temuto ed odiato per essere diverso".

Poi conclude con: "in True Blood non mi sono voluto concentrare più di tanto su gli effetti visivi o speciali, volevo uno show che esplorasse a fondo i personaggi, che mostrasse veramente cosa significa avere 170 anni... e innamorarsi di un umana quando un intera città sussurra "cosa? ma è pazza?"

E in effetti la cura estrema, quasi maniacale, dei personaggi e della loro psiocologia è da sempre un marchio di fabbrica di Alan Ball e questo lascia ben sperare sulla riuscita di quello che si preannuncia come uno dei serial più interessanti della prossima stagione televisiva americana.

Nel frattempo, se siete curiosi, Fantascienza.com ne ha già recensito il preair:

www.fantascienza.com/magazine/telefilm/11063/