Parlare di Dune appare pleonastico: uno dei capolavori della fantascienza mondiale, sei romanzi che hanno fornito a Frank Herbert fama imperitura e a suo figlio Brian Herbert notevoli mezzi finanziari, oltre alla voglia di scrivere altri sei tomi tra prequel e sequel. Ora la saga è in procinto di essere riportata sul grande schermo; infatti è notizia di questi giorni che la Paramount Pictures è in trattativa con lo sceneggiatore Josh Zetumer per commissionargli un nuovo adattamento cinematografico.

La storia delle versioni cine-televisive di Dune è piuttosto nota e travagliata. Si comincia nel 1984 con il grandioso progetto del geniale David Lynch (The elephant man, Twin Peaks, Una storia vera, Mulholland Dr., INLAND EMPIRE) di condensare il primo romanzo in tre ore e mezza di maestose scenografie e grandiosi effetti speciali. Purtroppo tutto ciò, unito al cast stellare tra cui figuravano Kyle MacLachlan (Twin Peaks, L'alieno), Max Von Sydow (Flash Gordon, Dredd, Minority Report), Sean Young (Blade Runner), Patrick Stewart che non ha bisogno di referenze e la rockstar Sting, non salvò il film dal fiasco e dalle stroncature. Il taglio impietoso che intraprese la produzione di Dino De Laurentiis, spaventata dall'eccessiva lunghezza, rese la trama spezzettata e incomprensibile, e nemmeno la successiva versione allungata e rimontata ottenne maggiori consensi. Nel 2000 si arriva a produrre la miniserie tv Dune Il destino dell'Universo, prodotto non eccelso ma comunque di buon livello che rendeva più giustizia alla complessità dell'opera di Herbert, e nel quale recitavano anche William Hurt e Giancarlo Giannini. La miniserie ebbe un seguito nel 2003, I figli di Dune, tratta dal secondo romanzo della saga.

Ora Paramount è intenzionata a riprovarci, ma le premesse non sembrano del tutto convincenti. Infatti lo sceneggiatore contattato, il semisconosciuto Zetumer, ha al suo attivo pochissimi progetti i quali devono ancora tutti vedere la luce (il thriller Villain e il progetto The infiltrator, previsto per il 2010). Non va molto meglio con il probabile regista designato: Peter Berg, attore di discreto livello visto al cinema in Copland, Collateral, Smokin' Aces e nel recente Leoni per agnelli, negli ultimi anni si è dedicato alla produzione, alla sceneggiatura e alla regia, firmando il già uscito The Kingdom e l'imminente Hancock, storia di uno strampalato supereroe. Resta da capire come sia possibile che una coppia così poco collaudata e, onestamente, non particolarmente geniale, possa mettersi al timone di un'opera così complessa e sfaccettata, la cui co-produzione è curata dal figlio di Herbert e dal suo partner di scrittura Kevin J. Anderson. Prossimamente si saprà se queste due candidature verranno confermate, e probabilmente nel 2010 sapremo se il virus del remake ha mietuto un'altra vittima.