Se non tenete il sito della Nasa tra i preferiti, se non frequentate www.forumastronautico.it, se non avete un amico appassionato di astronautica, allora difficilmente avete un'idea di ciò che sta accadendo nel mondo dei viaggi spaziali: i media non si preoccupano di tenerci informati, non ci considerano interessati. Pare che le popolazioni dei Paesi cosiddetti "progrediti" non abbiano nessun interesse, e anzi tendano a contrariarsi sulla possibilità di investire enormi quantità di risorse nel programma spaziale.

Quando a qualcuno viene in mente di fare una ricerca, si trova ovviamente ad affrontare un linguaggio tecnico e una serie di sigle sconosciute che scoraggiano molte persone.

Eppure sarebbe così semplice coinvolgere i telespettatori, almeno i cittadini delle quindici Nazioni che partecipano a uno dei progetti più ambiziosi della storia dell'umanità: la nuova Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nella quale sono stati investiti più di cento miliardi di dollari.

Nei sogni dei lettori di fantascienza a volte c'è un telegiornale che, a scadenza più o meno bimestrale, in occasione di ogni nuovo lancio, rilasci una notiziola così:

"Lo scorso 11 febbraio, alle ore 02.28 di Cape Canaveral, è avvenuto il lancio dell'Endeavour, in partenza per la 123ma missione shuttle. Si tratta della missione più lunga finora pianificata dalla Nasa e l'ambizioso programma di viaggio consiste in una permanenza in orbita di 16 giorni, dodici dei quali trascorsi presso la Stazione Orbitante. Sono state effettuate cinque camminate nello spazio per l'installazione di Dextre, un robot di fabbricazione canadese incaricato della manutenzione, e della prima parte del laboratorio giapponese Kibo, che significa Speranza.

Alla Nasa si dimostrano ottimisti riguardo alla possibilità di terminare la ISS entro il termine stabilito, vale a dire il 2010, prima che gli shuttle vengano messi a terra. Preoccupati per la sorte dei viaggi spaziali dopo la demolizione degli shuttle, siamo andati ad intervistare per voi il signor Kruaxi the Ferengi presso il forum di Fantascienza.com.

Ecco la sua entusiastica risposta: - E' già in avanzata fase di realizzazione la Orion, una apparentemente tradizionale capsula stile Apollo, che trasporterà 4 astronauti e sarà modulare e aggiornabile a seconda delle necessità. Ovviamente è parimenti in avanzato stato di progettazione una nuova classe di missili, abbastanza potenti da portar su la Orion sia in missioni LEO (low earth orbit) che in missioni verso la Luna. Dovremmo tornarci finalmente in pianta stabile entro il 2019!

L'Endeavour è ora in viaggio di ritorno ed è atteso sulla Terra per mercoledì 26 alle 19.00, mezzanotte in Italia. Sulla pagina della Nasa www.nasa.gov/mission_pages/shuttle/main/index.html potrete seguire le fasi del rientro."

Ma nella realtà i giornali evitano queste notizie, e il coinvolgimento della massa

nell'esplorazione spaziale resta per ora solo un sogno. Be', che dire, accontentiamoci di parlarne tra di noi.