Autrice di numerose opere ambientate nell'universo dell'Impero Skoliano, Catherine Asaro sta iniziando a farsi conoscere anche in Italia, dopo Un ponte tra le stelle (Odissea n. 10) e Aurora a quattro voci (racconto contenuto nell'antologia Strani universi 2, Cosmo Nord n. 302) a essere pubblicato è ora La rosa quantica, romanzo vincitore del premio Nebula 2001.

Sono trascorsi duecentosettanta anni dai nostri giorni, siamo sul remoto pianeta Balumil, una volta parte dell'Impero Ruby ma in seguito dimenticato dopo il crollo degli antichi dominatori, ora povero e arretrato, sede di una società contadina che sopravvive a fatica in un ambiente ostile.

Kamoj Quanta Argali è la governatrice della misera provincia di Argali, e il suo destino è di andare in sposa a Jax Ironbridge, irrequieto signore di una ricca provincia confinante; il carattere impetuoso e violento di Ironbridge spaventa la giovane, ma l'unione è il solo modo di garantire la sopravvivenza ai propri concittadini, duramente provati da gelo, tempeste di neve e carestie, e Kamoj sente fortissima la responsabilità del suo ruolo.

La situazione cambia bruscamente quando Havyrl Lionstar, uno straniero stabilitosi nel Palazzo di Quarzo, l'antica e ormai abbandonata residenza della casa Argali, presenta una ricchissima dote per sposare Kamoj.

Per la legge solo superando l'offerta è possibile rifiutare la "fusione", che oltr al matrimonio comporta anche il dominio della provincia, ma né le misere risorse di Argali né quelle superiori di Ironbridge possono avvicinarsi al tesoro offerto da Havyrl, e così Kamoj accetta, compiendo un salto nel buio per il bene della sua gente.

Ben presto molti misteri iniziano a svelarsi, non solo quelli nascosti dietro la maschera indossata da Havyrl, ma anche quelli relativi all'origine della pacifica società Balumiliana.

La verità, in entrambi i casi, non è certo piacevole, gli antenati degli abitanti di Balumil erano stati selezionati per essere schiavi ideali, e Havryl, pur rivelandosi un tenero amante, ha seri problemi di dipendenza dall'alcol.

Kamoj, con tenacia e acume, inizia un metodico lavoro per migliorare la situazione, cercando alleati tra l'entourage del suo sposo, del quale inizia a innamorarsi.

Ma proprio quando le cose iniziano a mettersi a posto Jax Ironbridge fa la sua mossa per riavere quello che ritiene essere suo, la situazione diventa drammatica e apparentemente senza speranza, riuscirà Kamoj a tornare padrona del suo destiono o, per salvare il suo popolo, sarà costretta a sacrificarsi accanto a una persona complessa e violenta?

Sebbene La rosa quantica appartenga al ciclo dell'impero Skoliano è perfettamente leggibile come romanzo a se stante, le minime conoscenze necessarie per inquadrare la storia sono contenute nella cronologia in appendice.

A dispetto della copertina che richiama il fantasy, la vicenda narrata nel romanzo è una miscela tra storia d'amore, fantascienza e fisica quantistica, dato che l'autrice ha cercato di legare la storia a una teoria sullo stato dei quanti, cosa che probabilmente farà la felicità dei laureati in fisica, mentre presumo che il resto del mondo potrà saltare le spiegazioni fornite dall'autrice senza troppi problemi.

Il romanzo è senza dubbio riuscito, una trama forse non originale ma solida, un discreto stile e colpi di scena che aiutano a mantenere una discreta tensione narrativa, tuttavia credo non piacerà a tutti, che una discreta potatura avrebbe giovato non poco, quattrocento e passa pagine mi sono sembrate troppe.

La storia d'amore tra Kamoj e Avryl contribisce ad appesantisce La rosa quantica, e non mi ha particolarmente appassionato, mia madre invece ha amato proprio questo aspetto (no, mia madre non legge romanzi rosa, legge fantascienza), mi chiedo se il pubblico femminile valuterà in maniera differente da quello maschile questo aspetto del romanzo.

Altro piccolo difetto è la tendenza di Kamoj ad ascoltare conversazioni o vedere cose che non dovrebbe ascoltare o vedere, e dopo la terza o quarta volta che questo accade la cosa inizia a sembrare forzata.

Catherine Asaro è nata a Oakland, in California, nel 1955, ed è cresciuta in un paesino a nord di Berkley, El cerrito.

Dopo aver conseguito il dottorato in chimica e fisica a Harvard ha lavorato come insegnante di fisica e ricercatrice, sviluppando nello stesso tempo la sua passione per la danza sia come ballerina che come direttrice artistica.

E' comparsa sulla scena fantascientifica nel 1994, e in breve tempo ha conquistato una buona popolarità, sugellata nel 2001 dalla vittoria nel premio Nebula, proprio con La rosa quantica, opera che fa parte del ciclo dell'Impero Skoliano, un universo dove la razza umana, espandendosi tra le stelle, trova i discendenti di un popolo trasferito a forza dalla Terra millenni prima.

Chaterine Asaro è sposata con un astrofisico che lavora con la NASA e ha una figlia, che coltiva la passione per la scienza dei genitori ma anche quella della danza della madre.