A Roma tutti gli sceneggiati fantastici

Un'occasione unica per rivedere tante produzioni fantastiche della Rai oggi quasi leggendarie, alla Casa del Cinema a Roma. Il 19 febbraio la presentazione del ciclo

Articolo di S*

Martedì 5 febbraio 2008

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<i>A come Andromeda</i>, una delle più famose serie italiane di fantascienza — *A come Andromeda*, una delle più famose serie italiane di fantascienza

Oggi sembra quasi incredibile, eppure ci fu un'epoca in cui il fantastico funzionava benisimo anche sui canali generalisti, e la Rai produceva in continuazione brevi serie, allora chiamate "sceneggiati" (oggi usano il termine fiction) di fantascienza o comunque con elementi soprannaturali. Titolo come A come Andromeda, Il segno del comando, La traccia verde, o gli ancora più leggendari Racconti di fantascienza di Alessandro Blasetti, tratti da racconti di classici del genere, sono ancora nella memoria e nella nostalgia degli appassionati, almeno di quelli ultraquarantenni.

A Roma la Casa del Cinema propone una restrospettiva con la proiezione di molte di queste serie. Una serie di "maratone" da cinque o sei ore l'una che andranno avanti per circa un mese.

Il primo appuntamento sarà martedì 19 febbraio, alle 15:30 nella sala Deluxe: ci sarà una presentazione condotta da Marco Spagnoli, con Barbara Scaramucci, Direttore Rai Teche e Felice Laudadio, Direttore Casa del Cinema; verrà anche proiettato un filmato riassuntivo di tutto il ciclo. A seguire verranno proiettate le prime tre puntate proprio dei Racconti di fantascienza di Blasetti, tratte dai racconti Primo contatto di Murray Leinster (con Nanny Loi, Orso Maria Guerrini), Un caso insolito di Franco Bellei (con Elisa Cegani, Riccardo Cucciolla), La Crisalide di Ray Bradbury (con Paolo Poli, Graziano Giusti), I Sosia di Ray Bradbury (con Marina Malfatti, Giuseppe Pambieri), Ultimi riti di Charles Beaumont (con Paul Muller, Roldano Lupi), L’Assassino di Ray Bradbury (con Pippo Franco), L’Esame di Richard Matheson (con Pier Paolo Capponi, Mario Carotenuto), La decima vittima di Robert Sheckley