Ci piace fare gruppo, a noi del giro di Fantascienza.com. Ci troviamo alle convention letterarie, alle presentazioni dei libri, ai vari appuntamenti stagionali tra Milano, Piacenza, Fiuggi e dove altro capita, e quando proprio non si riesce a organizzare per vedersi, abbiamo comunque Internet: c’è il forum TenForward, c’è la mailing list Fantascienza, ci sono le chat su Skype e, da maggio 2007, c’è anche il Delos BookClub su Second Life (SL).

Era dall’autunno del 2006 che me ne andavo in giro per Second Life: ero niubba (versione femminile di niubbo, italianizzazione di “newbie”, novellino), una turista curiosa senza il becco di un Linden dollar in tasca e ancora nessun interesse a guadagnarne. Avevo un avatar di quelli fatti a mano a costo zero, con lo strumentino “Appearence” integrato nel programma, e sempre a mano mi ero personalizzata un vestitino: maglietta, maglioncino e jeans. Ovviamente, non mi si filava nessuno.

Me ne andavo a visitare le nuove SIM (le isole dentro SL) e partecipavo a qualche evento: presentazioni di libri, soprattutto. Era un periodo in cui sui media si parlava un bel po’ di Second Life, e se ne parlava ancora bene. Più tempo passavo all’interno di quel mondo digitale, dove le distanze geografiche non esistevano e l’unico limite era la voglia di rimboccarsi le maniche, più mi veniva la voglia di creare qualcosa, un punto di incontro per gente come me, che in SL non cercava solo svago ma anche occasioni culturali e di socializzazione. Così, con l’arrivo della primavera del 2007, decisi di dare vita al Delos BookClub.

È nato piccolo, il club: per possedere della terra edificabile, infatti, bisognava prima diventare cittadini di prima classe di Second Life e sborsare i 72 dollari dell’abbonamento annuale. In quel momento - prima di iniziare a sperimentare davvero - non me la sentivo ancora di affrontare la spesa. Così comprai un gruzzoletto di Linden dollar e affittai per due settimane una piccola villetta che si affacciava sulla piazza delle Cinque Terre, una SIM italiana nuova di zecca.

Il padrone di casa, Enea Lobo, visto che si trattava di un’iniziativa culturale, mi fece un prezzo di favore e mi prestò anche un intero set di tavolini da bar e un bell’ombrellone.

L’evento di inaugurazione, adeguatamente strombazzato su Fantascienza.com

http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/9395/, si tenne il 7 maggio: ero riuscita a traghettare dentro Second Life nientemeno che Maurizio Manzieri, amico di vecchia data e premiato illustratore di Fantacienza e Fantasy, e Luigi Rosa, curatore di Hypertrek e autore del libro sulla serie TV Babylon 5 che era uscito in quei giorni in libreria, edito dalla Delos Books.

L’allestimento della mostra e l’arredamento del club erano tutti fatti a mano dalla sottoscritta, che - approfittando del ponte del 1° maggio - aveva deciso di imparare a costruire oggetti dentro Second Life. Niente di complesso, ovviamente: i quadri incorniciati grazie alla dritta di Fiona, un’amica che mi aveva passato il FrameWizard per farli di una sola prim; le mensole con sopra esposti gli ultimi libri della DelosBooks, costruiti grazie all’aiuto del mitico Archimedix, un altro amico che grazie alla sua Biblioteca Archimedica aveva già una lunga esperienza di libri in SL; qualche divanetto in stile mediterraneo e un grande tappeto sardo. Anche il mio avatar si era evoluto: capelli veri, finalmente, non più quelli di plastica della Linden, e un completino acquistato da Blaze per l’occasione.

È così che è iniziato tutto e l’inaugurazione – nonostante la SIM piena a causa dei campeggiatori sul lungomare di Cinque Terre – è stata un successo: oltre 30 persone provenienti da ogni parte d’Italia, sia veterane di SL che neoiscritte, serata piacevole, ospiti molto soddisfatti e tante foto ricordo. http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/9417/