Parlare di Highlander evitando frasi scontate è praticamente impossibile. Il film che ha fatto rinascere il mito dell'immortalità, rivestendolo di umana fragilità. Il film che ha lanciato nel firmamento hollywoodiano un giovane Christophe Lambert, che ha ri-lanciato Sean Connery. Il film che ha generato tre seguiti abbastanza dimenticabili, più una serie televisiva decisamente migliore interpretata da Adrian Paul. E adesso, finalmente, si può aggiungere: il film che ha generato un nuovo, si spera entusiasmante, videogame.

E' infatti di questi giorni l'annuncio ufficiale del publisher Eidos Interactive dell'uscita del gioco Highlander - There can be only one in un punto imprecisato del 2008, probabilmente non troppo lontano dalla data attuale (si vocifera della prossima privamera). Eidos, marchio storico la cui fortuna è stata legata a titoli quali, ad esempio, tutta la serie Tomb Raider, aveva acquisito la licenza per la produzione del gioco già nel 2005, affidandone lo sviluppo alla consociata Widescreen Games. La definizione della storia che fa da sfondo al gioco è stata affidata allo sceneggiatore televisivo David Abramowitz, già autore di alcuni episodi di serial quali MacGyver e il già citato Highlander. Il giocatore si calerà nei panni di Owen MacLeod, ennesimo discendente della stirpe MacLeod, evidentemente parecchio fortunata visto che gran parte degli immortali in circolazione arrivano proprio da quella famiglia. Presente sulla faccia del nostro pianeta da più di duemila anni, Owen ha trascorso i secoli ingaggiando duelli all'ultimo sangue con centinaia di immortali, e uscendone sempre con la testa attaccata al collo, ma ora si trova ad affrontare una grave minaccia: un misterioso essere lancia una serie di attacchi devastanti a New York con l'intento di farlo uscire allo scoperto. Owen scopre presto che l'unico modo per sconfiggere il più pericoloso nemico mai conosciuto consiste nel riunire i tre frammenti di un'antichissimo e leggendario manufatto di pietra, in grado di donare all'Immortale che lo possiede un potere illimitato. MacLeod dovrà pertanto frugare nella sua vastissima memoria per ricordare i tre periodi storici in cui si è imbattuti nei frammenti, dopodiché ricostruire il manufatto e affrontare il nemico definitivamente.

Come si può intuire, il gioco è fondamentalmente un action game in single player che mescola parti di esplorazione e soluzione enigmi a capitoli in cui si dovranno ingaggiare furiosi combattimenti a colpi di Katana e altre armi. Le ambientazioni faranno rivivere ai giocatori le atmosfere della Pompei del primo secolo, delle immancabili highlands scozzesi del nono secolo e del Giappone feudale del quattordicesimo secolo, oltre che della New York di un immediato futuro. Le caratteristiche tipiche di un Immortale rivestiranno naturalmente grande importanza ai fini del gameplay: i giocatori potranno cadere da grandi altezze, attraversare barriere di fuoco, farsi attraversare da fulmini, addirittura farsi infilzare dai nemici per disarmarli. Tutto questo senza subire praticamente danni. Inoltre sarà possibile provare l'esperienza del Quickening, cioè l'assorbimento dell'energia di un altro immortale appena decapitato. La grafica dovrebbe essere all'altezza dei più moderni standard essendo basata sull'Unreal Engine 3, uno dei motori grafici più performanti in circolazione.

Il gioco sarà disponibile per PC, PS3 e Xbox 360. Nell'attesa i più curiosi potranno fare una capatina al sito ufficiale del gioco predisposto dalla Eidos, e il cui link si trova in fondo a questa pagina. Non resta che un ultimo consiglio da dare: occhio alla testa perché, come sempre, ne resterà solo uno...