Un difficile presente

Ci piacerebbe poter dire che, grazie alla vitalità dimostrata in passato, la fantascienza tedesca è rimasta immune dalla crisi che ha colpito il genere in anni recenti, ma purtroppo non è così. Se Perry Rhodan continua a uscire, se scrittori importanti come Jeschke e Franke

Andreas Eschbach, di gran lunga il più popolare autore tedesco di fantascienza odierno
Andreas Eschbach, di gran lunga il più popolare autore tedesco di fantascienza odierno
pubblicano ancora i loro libri in collane importanti, se ogni tanto capitano casi eclatanti come Il quinto giorno di Frank Schätzing, colossale romanzo di fantascienza sottomarina diventato un best seller internazionale, ciò non toglie che le librerie sono totalmente sguarnite di autori tedeschi: sugli scaffali oggi troviamo solo romanzi americani tradotti e tanta, tanta fantasy.L’eccezione, cospicua, è Andreas Eschbach, di gran lunga il più popolare scrittore di fantascienza tedesco, tanto che, dopo aver vinto per cinque anni di seguito il Deutschen Science Fiction Preis, è stato escluso d’ufficio dall’elenco dei possibili candidati. La maggior parte dei romanzi di Eschbach è stata tradotta in Italia da Fanucci,compresa la sua opera più celebre, Miliardi di tappeti di capelli, un’epica space opera le cui vicende abbracciano numerosi secoli per raccontare la decadenza di un folle impero galattico. Ma l’autore ha spaziato attraverso quasi tutti i temi della fantascienza, dal thriller temporale con Lo specchio di Dio, al cyberpunk di Nippon Story, alla genetica in L’ultimo dei perfetti. Purtroppo non possiamo non notare che le ultime opere di Eschbach, non ancora pubblicate in Italia (Der Nobelpreis e Ausgebrannt) sembrano andare più nella direzione del technotriller di denuncia che non della fantascienza pura.Per il resto, non si vede nulla di nuovo all’orizzonte. Se non altro i tedeschi possono consolarsi pensando che c’è un loro connazionale dietro ad alcuni dei maggiori successi fantascientifici del cinema di oggi: Roland Emmerich che, dopo aver girato in patria il colossal 1997: Il principio dell’arca di Noè, si è trasferito a Hollywood firmando titoli fracassoni ma efficaci come Stargate, Independence Day, Godzilla, The Day after Tomorrow e il futuro remake di Viaggio allucinante.